Umbosky The Cheater's Cheater

A 10 anni circa i miei genitori mi regalano la scatola di Silvan e lì tra i misteri svelati da Silvan e i film di Terence Hill e Bud Spencer in cui incredibili manipolazioni avvenivano al tavolo da poker (grazie alle mani di Tony Binarelli) nasce la mia grande passione per la Magia il mistero e il paranormale.
Dopo pochi mesi andava in scena il primo spettacolo magico di Umbosky con la sua assistente Madame Zaza (mia sorella !). Purtroppo l'avvenimento non venne documentato nè da foto nè da riprese video.
Da allora pur essendo socio CICAP e leggendo molto, con il poco tempo libero a disposizione conteso con gli altri miei innumerevoli hobby la Magia è sempre rimasta poco coltivata.
Con l'interruzione della attività pallavolistica sono venuto in contatto con il simpaticissimo gruppo degli Amici della Magia e ne sono diventato un assiduo frequentatore.
Con lo studio e l'approfondimento soprattutto di temi cartomagici e collegati alle tecniche usate ai bari al tavolo da gioco sono iniziati i primi spettacoli, sia all'interno del Circolo in close-up formali che fuori , dove capita... feste paesane, ristoranti, matrimoni, compleanni... quando gli amici sanno che sei un appassionato prestigiatore, non appena la festa incomincia ad "ammosciarsi" ti viene richiesta una piccola esibizione... e non ci si può tirare indietro!...

Nel nostro Circolo riteniamo che la Magia sia un'Arte. E come tutte le Arti sappiamo bene che va amata, rispettata, coltivata... e forse è anche tra le più difficili tra le arti, visto che richiede capacità di recitazione, conoscenza di tecniche teatrali, capacità di mentire candidamente oltre alle note capacità manipolatorie e di destrezza che vanno allenate in anni e anni di esercizi. Ma come tutte le Arti la Magia è in grado di ricambiare la dedizione e la passione con grandi soddisfazioni.
Sicuramente non ricchezza, gloria e notorietà, o per lo meno solo a pochi. Ma per tutti, come disse il grande maestro spagnolo Juan Tamariz durante lo stage pochi mesi fa, la gioia più grande è vedere al termine dell'effetto l'espressione nei volti degli spettatori che da attenta si fa sorpresa, incredula e infine la tensione che si scarica in una risata divertita mentre esplode fragoroso l'appaluso. In quel momento il mago è riuscito a scuotere negli spettatori la ragione, ha "preso per le corna il toro della razionalità e come in una corrida l'ha sconfitto e ucciso", come sottolinea Juan da buon spagnolo. E sconfitta momentaneamente la razionalità è il bambino che è in noi che si sveglia, il lato giocoso, irrazionale, capace di confondere il sogno e la realtà, la fantasia con il mondo circostante e per 10, 20 minuti come Alice nel paese delle meraviglie lo spettatore inizia un viaggio in un mondo magico, ritorna bambino e diventa capace di credere che una bacchetta magica possa davvero ricomporre una carta strappata, trasformare la materia, creare una moneta e farla scomparire.

L'applauso è la manifestazione convenzionalmente adottata per manifestare il proprio apprezzamento verso una persona o verso una esibizione e sicuramente ai maghi, come ad altri artisti fa piacere riceverlo per avere conferma del giudizio positivo espresso verso il proprio lavoro. Ma ciò per cui noi studiamo, ci alleniamo per ore, ci confrontiamo, ci correggiamo e continuamente cerchiamo di migliorare, è quello sguardo stupito, quel momento di non-senso che puoi leggere negli occhi degli spettatori, quella bocca che rimane aperta e che ti rassicura più di qualsiasi applauso o complimento che il nostro obiettivo è stato raggiunto. Il toro della razionalità è stato sconfitto.

L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. [Kahlil Gibran]